La festa di Halloween è ormai celebrata in tutto il mondo occidentale. Dagli Stati Uniti all’Europa, milioni di bambini il 31 ottobre si travestiranno da streghe, fantasmi e altri demoni, armati di zucca e cestello per il classico appuntamento con il “dolcetto o scherzetto”. Ma dove nasce questa tradizione, come è sbarcata anche in Italia e, soprattutto, quali sono le migliori idee di riciclo creativo per organizzarla a basso impatto per l’ambiente?
Prima di cominciare, vale la pena ricordare come – almeno per le nazioni dell’Europa meridionale – quella di Halloween sia una ricorrenza d’importazione, divenuta consuetudine solo in tempi recenti. Di seguito, tutte le informazioni utili.
Con il termine Halloween si indica un’antica ricorrenza celtica, un tempo nata per celebrare l’alternanza tra la luce e le tenebre, tipica del periodo autunnale. Tuttavia, la maggior parte delle persone identifica questa celebrazione più per le sue connotazioni commerciali, sviluppatesi nel corso del XX secolo negli Stati Uniti e poi esportate in gran parte del mondo occidentale, grazie anche a numerose produzioni televisive e cinematografiche.
Ma quale è la vera storia di Halloween e, soprattutto, perché da qualche anno si festeggia anche in Italia?
La storia di Halloween affonda le proprie radici in un passato molto lontano, con origine ancora non pienamente certe. L’ipotesi più accreditata è che si tratti di una trasposizione della festa celtica Samhain: circa 2.000 anni fa, le popolazioni celtiche delle attuali Inghilterra, Francia settentrionale e Irlanda festeggiavano attorno il 31 ottobre l’inizio dell’anno nuovo. Il nome deriverebbe invece dall’irlandese “All Hallows’ Eve“, la “notte di tutti gli spiriti sacri”.
Questa data non era affatto scelta a caso. Innanzitutto, bisogna considerare come il calendario gregoriano non fosse ancora in vigore e, di conseguenza, il 31 ottobre risultava “anticipato” dal punto di vista astronomico rispetto a oggi. Questo significava che, in questo periodo, si verificava l’equinozio d’autunno, con la fine ufficiale dell’estate e l’avvio della stagione più fredda. Un periodo di forte gioia, poiché si potevano godere i frutti del raccolto dopo i duri mesi di lavori nei campi, ma anche di timore, per l’arrivo del freddo. Così si celebravano gli dei con offerte, grandi fuochi e omaggi agli avi, per placare le loro ire e sperare in un inverno sereno.
Secondo altre ipotesi, Halloween sarebbe invece collegata alla festa romana di Pomona, dove si celebravano frutti e semi raccolti durante l’estate, o le festa dei morti dei Parentalia. In ogni caso, tutti gli studiosi sono concordi nel sottolineare come la ricorrenza di Ognissanti, fissata per il primo novembre, sia stata voluta da Papa Gregorio IV in continuità proprio con queste feste pagane.
Oggi Halloween è molto diverso da come veniva anticamente celebrato. La ricorrenza è diventata perlopiù commerciale, ne sono state idealizzate le componenti più macabre – tra cui la celebrazione dei morti, trasformata in fantasmi, demoni e altre figure magiche – e resa adatta anche ai più piccoli.
Non vi è dubbio che la ricorrenza di Halloween sia un’usanza decisamente recente sul suolo italiano, considerando come la celebrazione anglosassone non abbia mai fatto parte della tradizione e della cultura dello Stivale. Sulla Penisola non sono mai mancati momenti per ricordare santi e morti, come appunto i solenni appuntamenti di novembre voluti dalle usanze cattoliche, e di certo gli antichi popoli – soprattutto al Nord – rispettavano appuntamenti analoghi. È il caso della notte di Valpurga, dalla cadenza però primaverile.
Di certo è mancato l’aspetto commerciale di Halloween, anche perché in fatto di travestimenti le popolazioni mediterranee hanno sempre preferito il Carnevale, anch’esso legato a tradizioni di stampo cattolico. È però a partire dalla fine degli anni ’80, con la popolarità assunta da film e telefilm statunitensi, che Halloween è sbarcato ufficialmente anche in Italia. Per gran parte degli anni ’90 il fenomeno è rimasto relegato a nicchie di appassionati, per poi esplodere negli anni 2000 anche grazie alla complicità delle aziende, che hanno iniziato a proporre prodotti a tema.
Quando si pensa a questa festa, non può balzare alla mente che l’immagine di una zucca intagliata. Si tratta di una consuetudine fortemente sentita nei paesi anglosassoni, in particolare negli Stati Uniti, dove le zucche vengono decorate con facce mostruose e illuminate da candele e lumini. Ma da dove deriva questa tradizione?
La zucca del 31 ottobre è fortemente legata alla leggenda della Jack-O’-Lantern, così come viene ufficialmente ribattezzato l’ortaggio intagliato.
La storia parte dalla figura di Jack, un fabbro furbo e ubriacone irlandese, che riuscì più volte a farsi beffa del Diavolo. Durante una serata di bevute in un pub, Jack convinse Satana a trasformarsi in una moneta, per concedere all’uomo un’ultima bevuta prima della morte. Il diavolo acconsentì, ma l’astuto fabbro decise di inserire il soldo nel suo borsello, affinché il demone ne rimanesse intrappolato.
Così fra i due nacque un accordo: Jack avrebbe liberato il Diavolo in cambio di altri 10 anni di vita. Passato questo periodo, Satana si ripresentò ma, con un altro escamotage, Jack riuscì a farla nuovamente franca. Dopo parecchi anni, e sopraggiunta la morte naturale, il fabbro venne rifiutato dal Paradiso per i suoi peccati in vita, ma nemmeno il Diavolo lo volle all’inferno. Così Satana gli consegnò un tizzone ardente, che l’uomo inserì all’interno di una rapa vuota, e condannò il fabbro a vagare errante per l’eternità. È proprio dalla rapa trasformata in lume che nasce l’usanza della zucca.
Qui una guida su come si conserva la zucca di Halloween.
Nella sua declinazione più commerciale, Halloween ha avuto ovviamente dei riflessi sulla cultura popolare, rendendo universali alcune usanze in realtà decisamente recenti. Queste si sono infatti affermate nel corso del XX secolo e, in particolare, riguardano l’iconico “dolcetto o scherzetto” oppure le grandi produzioni hollywoodiane a tema.
“Dolcetto o scherzetto” è probabilmente il detto più famoso legato ad Halloween. Derivato dall’americano “trick or treat“, è la frase pronunciata dai bambini quando bussano alle porte del loro vicinato, per ricevere caramelle e cioccolatini durante la notte delle streghe.
Sembra che il rito risalga addirittura al Medioevo ed è legato alle elemosina: in occasione di Ognissanti o della Commemorazione dei Defunti, i più poveri passavano casa per casa per chiedere cibo in cambio di preghiere.
E sempre a proposito di dolci, quali ricette preparare per la festa di Halloween?
La ricorrenza ha ovviamente influenzato moltissimo la cultura pop, con una produzione cinematografica e televisiva immane. Ma quali sono i film da rivedere il 31 ottobre, magari in compagnia degli amici?
Per il genere horror, si consigliano:
Per un genere più leggero, tra il drama e la comedy, si consiglia invece:
E perché non approfittare della festa di Halloween per mettersi alla prova con il riciclo creativo, preparando tutto – dalle decorazioni ai costumi – con le proprie mani? Un modo semplice ed efficace non solo per risparmiare, ma anche e soprattutto per tutelare l’ambiente. Dei lavoretti perfetti anche da realizzare con i bambini, per regalare loro qualche ora di puro divertimento.
Decorare la casa in occasione della Notte delle Streghe è molto semplice, grazie a moltissimi materiali che sono normalmente presenti nelle abitazioni:
Il riciclo creativo si presta anche per la creazione di bellissimi costumi, magari da realizzare in compagnia dei più piccoli di casa. Le alternative sono le più svariate, basta lasciarsi trasportare dalla fantasia:
Infine, non può mancare uno sguardo ai trucchi per Halloween, perché l’aspetto del viso è fondamentale per ottenere un effetto quanto più spaventoso. Per partire, non possono mancare una cipria bianca, un fondotinta sempre bianco, del rossetto rosso-sangue e, infine, un eye-liner nero. Ma cosa realizzare?
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