Tampone Covid: differenze tra molecolare, rapido, salivare e fai-da-te | Gazzetta.it

2022-10-09 07:04:14 By : Ms. Mandy Huang

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Dici tamponi e si apre un mondo: molecolari, antigenici, salivari rapidi, test fai-da-te… I metodi per diagnosticare il Covid-19 sono molteplici. Ma non sono tutti uguali in fatto di attendibilità: alcuni hanno dimostrato sul campo la loro efficacia nell’individuare anche le più piccole particelle del virus, altri no: possono generare falsi negativi e la percentuale di affidabilità, secondo gli esperti, è abbastanza bassa. Il che spiega, per esempio, perché non tutti i tamponi permettono di accedere al Green Pass. Proviamo a fare chiarezza.

È il test per eccellenza. Apparso nei primi tempi della pandemia, ancora oggi è considerato l'esame diagnostico di riferimento internazionale per la rilevazione del SARS-CoV-2 e quello da usare per certificare l’avvenuta guarigione. Il tampone molecolare è in grado di rilevare gli acidi nucleici del virus attraverso l’impiego della PCR (dall'inglese Polymerase Chain Reaction, Reazione a Catena della Polimerasi): una tecnica sofisticata che permette di rilevare il virus anche a bassa carica virale nei soggetti sintomatici, pre-sintomatici o asintomatici. Insomma, il molecolare individua chi è infettato e anche chi è infettante. Per questo possono effettuarlo solo operatori esperti e i risultati richiedono 24/36 ore. La sua validità è di 72 ore. Accuratezza: circa il 100%

È sempre un tampone molecolare, ma preleva il materiale biologico dalla gola invece che dal naso. Di solito gli viene preferito (o associato) quello nasale: il virus, infatti, non replica nel cavo orale, ma vi arriva attraverso il naso dove è presente in quantità maggiori, e dove dunque è più facile individuarlo. Accuratezza: 80/90%

È il cosiddetto tampone rapido: ricerca gli antigeni (componenti proteiche) del virus e non l’intero genoma virale o parti di esso, come invece fa il test molecolare. Questo fa sì che la sua sensibilità sia inferiore: l’antigenico è in grado di riconoscere perlopiù chi ha una carica virale elevata. In caso di carica virale bassa, come per esempio quella degli asintomatici, potrebbe essere fuorviante e dare un falso risultato negativo, soprattutto all'inizio dell'infezione. Rispetto al test molecolare però ha un vantaggio: i risultati si ottengono in 15/20 minuti. La sua valdità è di 48 ore. Accuratezza: 80% o più (dipende dalle fasi del Covid)

Il tampone salivare rapido cerca il SARS-CoV-2 nel cavo orale dove, in realtà, ce n’è poco. Ecco perché, secondo gli esperti non raggiunge i livelli minimi accettabili di sensibilità e specificità. E non fa parte dell’elenco dei test validi per ottenere il Green Pass. Ma il CTS non ne ha soppresso del tutto l’utilizzo: lo considera un'alternativa per bambini e individui fragili, che avrebbero difficoltà a sottoporsi ai tamponi nasali (soprattutto se frequenti). Accuratezza: attorno al 50/70%

Last but not least, da qualche mese è possibile acquistare anche in Italia tamponi fai-da-te, che richiedono di strofinare un tampone nasale all'interno delle narici e quindi esporlo a un reagente per avere una diagnosi in circa 15 minuti. Perché il risultato sia il più possibile veritiero, bisogna seguire meticolosamente le istruzioni. Dunque la loro attendibilità varia anche a seconda di come lo si esegue. Sebbene i produttori dichiarino un’affidabilità vicina all’85%, è difficile dire quanto lo siano davvero: il virus si annida nella parte posteriore del naso, dove però non tutti si spingono col bastoncino per via del fastidio. Dunque sui tamponi fai-da-te vale quello che ha scritto qualche giorno fa il New York Times: “sono una buona opzione per le persone che sono state esposte al virus, che vogliono sapere se il mal di gola è Covid-19 o solo un raffreddore, o che vogliono un po' di sicurezza in più prima di visitare un parente vulnerabile o dopo aver viaggiato in un punto caldo del virus”.

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