The Son, la recensione del film con Hugh Jackman in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia | Sky TgG24

2022-10-13 09:17:42 By : Ms. Danica Ling

La depressione e il rapporto fra padre e figlio sono al centro del film del regista premio Oscar Florian Zeller, in concorso. Nel cast oltre a Hugh Jackman, ci sono Laura Dern, Vanessa Kirby, Zen McGrath, Anthony Hopkins, Hugh Quarshie

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Nel nome del padre, ma pure del figlio. Dopo The Father – Nulla è come sembra, il folgorante esordio alla regia di Florian Zeller', vincitore di 2 premi Oscar, lo scrittore, drammaturgo e regista francese porta in concorso alla 79.ma Mostra del cinema di Venezia (Mostra del Cinema di Venezia, oggi è il giorno di Blonde con Ana de Armas. DIRETTA), The Son, tratto, come la sua opera prima, dalla sua omonima pièce teatrale. Archiviata la demenza senile, il cineasta transalpino, questa volta, opta per un tema molto complicato e rischioso da rappresentare sul grande schermo, ovvero quello della depressione adolescenziale. Con la consueta e tuttavia efficace sobrietà, tra parole non dette, cravatte scure, completi da uomo grigi, uffici dall’arredamento minimale, l’autore illustra la vergogna e il dolore di una famiglia quando viene colpita dalla malattia mentale. Un tabù di cui è sempre difficile parlare nella fiction e nella realtà.

“La vita è uno stato mentale”, come suggeriva la voce di fuori campo di quel capolavoro che è Oltre il giardino di Hal Hasby. Purtroppo è terribile la condizione umana vissuta da Nicholas, adolescente solitario e triste, allergico alla vita, incapace di essere identico a tanti suoi coetanei, gratificati dai party e dagli smartphone. Un ragazzo difficile, a cui sembra che il mondo abbia chiuso tutte le porte. Peter, suo padre, ha appena avuto un figlio dalla sua nuova compagna Beth, quando Kate, la sua ex moglie, gli chiede di prendersi cura di Nicholas. L’uomo accetta e così il ragazzo si trasferisce nell’appartamento della nuova famiglia. Peter vorrebbe aiutare suo figlio, come avrebbe voluto che suo padre si fosse preso cura di lui quando era piccolo. Ma di buone intenzioni è lastricato l’inferno.

Se si esclude una danza in cui sulle note della epocale hit di Tom Jones It's Not Unusual, Hugh Jackman impartisce al figlio un’improbabile lezione di ballo, The son è un crepuscolare, dolente, disperato viaggio al termine di una famiglia devastata da un divorzio. Risulta vano qualsivoglia tentativo di alleviare il male oscuro di cui soffre il giovane protagonista, interpretato da Zen McGrath. E nemmeno la madre biologica Laura Dern o quella acquisita Vanessa Kirby possono fare alcunché. Con la camicia di flanella o la felpa grigia, Nicholas 

Si perde per le strade di una New York in cui non sono le mille luci immaginate da Ian McInerney a illuminarti il cammino, ché la cosa più terribile è sentirsi soli in mezzo alla gente. E alle prese con uno dei ruoli più complessi e tormentati della sua carriera, Hugh Jackman ci offre una performance memorabile. Basti pensare all’incontro-scontro con Anthony Hopkins, che nel film interpreta suo papà. Il dramma è che gli errori si tramandano di padre in figlio, ma la depressione non si può sempre spiegare, e talvolta nemmeno curare questa autodistruttiva rabbia senza entusiasmo.

Nel corso degli anni l’evoluzione del fisico di Hugh Jackman lo ha portato a trasformarsi effettivamente in Wolverine, per la gioia dei fan

I fan Marvel sono da sempre molto critici nei confronti degli adattamenti dei cicli più famosi dei fumetti. Basti pensare alla travagliata storia dei “Fantastici Quattro”, così come a “X-Men – Apocalisse”. Dalla trama ai casting, tante le polemiche diffuse sul web negli anni, a fronte di personaggi perfettamente rappresentati, in grado di mettere d’accordo chiunque. Un esempio lampante, insieme con Robert Downey Jr. (Iron Man), è quello di Hugh Jackman, ovvero Wolverine.

X-Men, 2000: è l’esordio di Hugh Jackman nei panni di Wolverine. In questa pellicola, diretta da Bryan Singer, il suo personaggio, Logan, scopre dell’esistenza della scuola per mutanti di Charles Xavier. Inizia dunque, seppur riluttante, a combattere per il bene della sua gente, sotto attacco a causa delle proprie capacità.

X-Men 2, 2003: dopo aver tentato invano di effettuare delle ricerche sul proprio passato, Wolverine si ritrova al centro di un nuovo conflitto, che vede in campo tre gruppi. I mutanti di Xavier vorrebbero fermare le forze armate di Stryker e, al tempo stesso, impedire la realizzazione del piano di Magneto, furente contro gli umani.

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