Tragedia sfiorata all'ex Ilva di Cornigliano: si strappano i cavi di una gru, un rotolo d'acciaio sfiora gli operai - Genova 24

2022-10-08 20:16:47 By : Mr. Garfield Zhao

E' successo alla fine del turno di notte. Palombo: "Lunedì consiglio dei delegati di fabbrica, non escludiamo azioni di lotta"

Genova. Tragedia sfiorata all’alba di oggi all’ex Ilva di Cornigliano. Alle fine del turno di notte, poco prima delle 6 del mattino, i cavi di una gru su un impianto temper del ciclo latta, si sono strappati provocando la caduta di un rotolo da 10 tonnellate. Solo “la professionalità dell’operatore ha evitato pesantissime conseguenze” dice l’rsu dello stabilimento che nella lettera con cui denuncia l’episodio indirizzata ad Asl3, all’ispettorato del lavoro e all’azienda.

“Un cavo di una gru si è strappato mentre il carroponte spostava un coil di circa 10 tn. Malgrado la modalità e la gravità dell’incidente la professionalità dell’operatore ha evitato pesantissime conseguenze” spiega l’rsu nella lettera.

“Mercoledì 6 aprile consci della situazione precaria del livello manutentivo dei mezzi di sollevamento, quali gru e carriponte avevamo chiesto mezzo PEC la verifica dello stato dei cavi di sollevamento. Pec a cui non abbiamo ancora ricevuto risposta. Così come per l’incontro chiesto per gli argomenti di apertura delle procedure di raffreddamento, la cui data non è adeguata alle questioni presentate” accusa l’rsu. In pratica l’incontro sarebbe stato proposto solo per il 15 aprile e non entro tre giorni come prevede la procedura.

I sindacati “denunciano nuovamente che questa cassa integrazione straordinaria è stata concessa all’azienda a fronte di investimenti quasi inesistenti ed in uno stato di degrado manutentivo che richiederebbe ben altre tempistiche e tempi di realizzo molto più stretti. Piano di investimento che tra l’altro confonde l’innovazione con la normale manutenzione”.

“È inammissibile scoprire – conclude la lettera – che le indicazioni dell’azienda spesso sono dare la priorità alla produzione anziché la sicurezza dei lavoratori e degli impianti, come nel caso della zincatura 3, dove solo per l’intervento degli RLS l’impianto è stato fermato mentre la guarnizione del coperchio del forno perdeva ed il relativo pirometro era sostenuto da un carroponte”.

“Si tratta dell’ennesimo incidente in una situazione di abbandono – dice il coordinatore dell’rsu Armando Palombo – Abbiamo già segnalato alcuni giorni fa alcuni cavi sfilacciati sulle gru del molo che abbiamo fermato noi. Questo è solo l’ennesimo incidente e solo per fortuna che sono ci siano state conseguenze per i lavoratori. Sono impianti gli stessi impianti che il presidente Bernabé ha visitato qualche giorno fa”.

“Se l’azienda è responsabile, il governo, silenzioso e complice, lo è altrettanto – conclude – Lunedì faremo il consiglio dei delegati per decidere le azioni da intraprendere. Non escludiamo azioni di lotta“.

A stretto giro arriva la replica del ministro del lavoro Andrea Orlando, oggi a Genova nell’ambito di un’iniziativa della fondazione Diesse. “Il Governo sta offrendo tutti gli strumenti a ArcelorMittal per continuare e riprendere pienamente la riproduzione – ha detto il ministro – Credo che il Governo su questo fronte stia facendo la sua parte. Abbiamo trovato anche nuovi strumenti per dare cassa e liquidità. Ci sono interventi che vanno fatti e speriamo che la proprietà provveda.”

“L’azienda sta verificando le cause dell’incidente avvenuto nello stabilimento di Cornigliano dell’ex Ilva, miracolosamente non ci sono stati feriti ma abbiamo segnalato diverse situazioni critiche e ci aspettiamo un intervento dell’azienda”, spiega Nicola Appice, RSU Fim Cisl: “Ci sono problemi che mettono a rischio la sicurezza dei lavoratori e nello stesso tempo li costringono ad aumentare la molo di lavoro come nel caso delle reggettatrici dei rotoli: dove quotidianamente i lavoratori sono costretti a utilizzare lo scotch per sopperire ai problemi del macchinario che è rotto. Cosi come abbiamo chiesto interventi per la sicurezza e condizioni di lavoro nella zona del molo . Lunedì probabilmente organizzeremo alcune iniziative per far sentire nuovamente la nostra voce”.

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