Anastasiia Zuevich: intervista Esclusiva all’eroina che ha salvato un giovane senegalese che stava annegando nelle acque del fiume Brembo – L'Italiano

2022-10-08 21:02:13 By : Mr. kata zhilemei

“Ho raggiunto quel ragazzo. Non parlava, aveva del sangue che gli usciva dal naso. So che nel mentre accadeva tutto ciò altre persone ci hanno visto dal ponte. Ma io non prestavo ascolto a quello che dicevano. Ero impegnata a salvare quella vita. Sono riuscita a portare il ragazzo presso una specie di conca”

di Romano Scaramuzzino per il Quotidiano l’Italiano

BERGAMO – Ci accoglie a casa sua con semplicità, quasi stupita dell’interesse verso la sua persona, lei, che, come abbiamo già raccontato su questo giornale, lunedì 5 settembre scorso, ha salvato la vita di un giovane senegalese di 26anni che stava affogando nelle acque del fiume Brembo che passa dal comune di Ponte San Pietro, in provincia di Bergamo. E in questo paese bergamasco, Anastasiia Zuevich, 39anni, nata a San Pietroburgo, seconda città della Russia per dimensioni e popolazione, ci abita. Un’abitazione, la sua, proprio vicino al luogo in cui tutto si è svolto.

Dicevamo che Anastasiia è sorpresa di tanto clamore (di lei si sono occupate tutte le testate giornalistiche italiane e non a torto). In effetti, quattro giorni dopo questo episodio di cronaca, mentre ci avviamo verso casa sua, notiamo che le acque del fiume Brembo sono diventate più dense e pericolose. Insomma, anche se lei non se ne vanta, oggettivamente, non è da tutti compiere quello che ha fatto. La prontezza nell’agire, il coraggio di affrontare il fiume, la forza fisica necessaria, anche, per portare in salvo il giovane, se non è un gesto valoroso questo qualcuno ci dica cosa lo è.

Occhi verdi, fisico asciutto, Anastasiia ci offre un buon caffè. Ci sediamo, allora, iniziando a formulare le nostre domande.

Anastasiia, ci vuole raccontare come si sono svolti i fatti quel fatidico lunedì?

“Ero da pochi giorni ritornata a Ponte San Pietro dopo una vacanza. Mi trovavo a casa mia, con un’amica, quel pomeriggio. Erano le ore 16.00 circa quando ho sentito gridare <<aiuto>>. Affacciandomi dalla finestra ho visto qualcuno in estrema difficoltà nelle acque del fiume Brembo, che implorava di essere soccorso (l’abitazione di Anastasiia si affaccia proprio sul fiume che passa da questo comune bergamasco, ndr)

Cosa ha fatto subito dopo?

“Sono immediatamente scesa per le scale, dopo aver visto che qualcuno rischiava di affogare nelle acque del fiume. Mi sono portata con me un cuscino gonfiabile e dopo aver fatto aprire il cancello da una vicina di casa (cancello che permette, una volta aperto di avvicinarsi a uno scalino che è adiacente al fiume, ndr), mi sono tuffata per soccorrere quell’uomo”

Complimenti per il coraggio e la prontezza di spirito, ma scusi, non ha avuto paura?

“No, non ho pensato ad avere paura, piuttosto a cercare di salvare una vita. E poi, so nuotare bene…”

In seguito, dopo essersi tuffata, cosa è successo?

“Ho raggiunto quel ragazzo. Non parlava, aveva del sangue che gli usciva dal naso. So che nel mentre accadeva tutto ciò altre persone ci hanno visto dal ponte. Ma io non prestavo ascolto a quello che dicevano. Ero impegnata a salvare quella vita. Sono riuscita a portare il ragazzo presso una specie di conca” (abbiamo visto questo spazio da casa sua e dobbiamo dire che la ragazza ha nuotato un bel po’ per portare il giovane in questo posto, ndr)

Una volta nei pressi di questa conca, cosa ha fatto?

“Sono riuscita a sollevarlo, ad adagiarlo in riva diciamo. In quello spazio, in quella conca. Lui tremava dal freddo. Ho, quindi, posato il suo capo sul cuscino che avevo con me. Sono rimasta con lui finché non sono arrivati i Vigili del Fuoco, allertati da tutte quelle persone che avevano assistito alla scena”

Nel prosieguo, come si sono svolti i fatti

“Mentre il giovane era tra le mani sicure dei soccorritori, io sono tornata a casa”

E come è tornata a casa?

“Facendo il percorso inverso a quello fatto ovvero nuotando! (a sentire questo, il caffè ci è un po’ andato di traverso, ndr)

Lei sa benissimo che tante testate giornalistiche, compresa la nostra, si sono occupate di lei

“Lo so e ringrazio vivamente di tutto questo. Ma quello che ho fatto, per me, è normalità”

Oltre alla vicinanza e alla riconoscenza della cittadinanza di Ponte San Pietro, ha ricevuto anche quella del Sindaco Matteo Macoli

“Sì, i cittadini di Ponte San Pietro mi hanno espresso tanta solidarietà e gratitudine. Anche il signor Sindaco mi ha fatto visita dopo l’episodio. D’altronde io amo l’Italia, la sua cultura e le confesso che qui, è come se mi sentissi a casa”

Sappiamo che il ragazzo soccorso versa in buone condizioni di salute. Lo vorrebbe incontrare?

“Se a lui fa piacere, sarei contenta di vederlo”

Concludiamo qui la nostra intervista ma, continuando a parlare con Anastasiia, quest’ultima ci racconta che ha vissuto per ben dieci anni in Africa e che da qualche anno è residente in Italia, dove, con il suo compagno, è impegnata nella compravendita d’immobili.

È un nostro pensiero, condiviso anche da altri cronisti e da parte dell’opinione pubblica, non espresso, in verità, da Anastasiia, che gesti simili vadano premiati.

Ci vengono in mente, ad esempio, dei casi come quello italiano dell’atleta marocchino di 22anni, da 12 in Italia, dal nome Yassine Rachil. Nel 2015, il presidente Mattarella, gli ha concesso la cittadinanza italiana per meriti.  

In Francia, invece, un ragazzo maliano Mamoudou Gassama, che salvò, dopo essersi arrampicato su un balcone, un bambino che rischiava di cadere giù, ricevette la cittadinanza onoraria dal presidente Macron.

Ci chiediamo se, alla fine di questa bellissima storia di solidarietà e di umanità, anche ad Anastasiia Zuevich, non debba essere riconosciuta la cittadinanza italiana per meriti.

Sarebbe la bella conclusione di una pagina edificante scritta da Anastasiia, dai Vigili del Fuoco, i sanitari, la popolazione che era presente all’accaduto, il sindaco, i media, sul libro della Vita.

E noi, ai finali positivi, che auspichiamo, ci crediamo pure.

Cristoforo Russo, nasce a Torre del Greco (paese vesuviano in provincia di Napoli), il 20 agosto 1978; artista e pittore italiano proveniente dalla scuola del Maestro Vito Esposito (1935-2021). Nel rapporto di alunnato Vito sostiene che “la pittura si fa sulla pittura dei Grandi”. E così Cristoforo studia i paesaggisti tradizionali, elabora uno stile personale, usa una tavolozza calda ed equilibrata.

Lo stesso Pontefice, infatti, ha definito più volte l’aborto come “un crimine, un male assoluto”, questo è il commento di Jacopo Coghe, Portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus a seguito delle dichiarazioni sull’aborto del prelato

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I top driver si sono distinti sin dalle prime prove, dimostrando particolare concentrazione, competenza tecnica e grande spirito, in quella che è stata una gara combattuta a fianco dei migliori regolaristi italiani e stranieri e caratterizzata da situazioni estreme a causa delle condizioni meteo avverse incontrate nel corso della seconda tappa in terra toscana. Si tratta del loro primo successo al Gran Premio Nuvolari, nell’anno in cui si festeggia l’importante ricorrenza del 130° anniversario della nascita del Mantovano Volante.

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“Si dice che la Chiesa dopo il Concilio Vaticano ll non ha inteso sostenere più i partiti dei cattolici. Ma il Partito popolare di Sturzo e la Democrazia Cristiana non furono partiti confessionali. I rapporti difficili di Sturzo e De Gasperi con la gerarchia definirono la linea di demarcazione tra la laicità dello Stato e la missione della Chiesa Universale. Rimanevano presenti nell’impegno dei cattolici in politica i valori della dottrina sociale della Chiesa, la centralità dell’Uomo, la fede come alimento di fervore per servire. Sarebbe utile che nel dibattito la unità dei cattolici in politica non fosse trattata sbrigativamente come storia tramontata, ma considerare che il suo venir meno ha dissipato vasti patrimoni di politica.”

Aquile volano in testa alla classifica infliggendo una vera e propria grama figura ai corallini. Praticamente non c’é stata storia e i giallorossi hanno dilagato chiudendo il risultato già a fine del primo tempo. La quaterna esce ancora alla fine del match

Gianluca Di Marzio, nell’excursus che dedica a “Grand Hotel Calciomercato” ci racconta con esemplare genuinità e sincerità anche i “contrasti” e le incomprensioni che nacquero e vissero nel rapporto con Gianni per la diversità dei caratteri tra padre e figlio. In queste parole riconosciamo e ricordiamo i consigli e le “dritte” e per certi versi professionalmente ci pare di essere stati anche noi un po’ figli e quindi fratelli di Gianluca.

Il Segretario Nazionale nCDU: “Bisogna scendere in campo. Incominciare a mettere in discussione metodi di gestione senza passione. Bisogna ritrovare il gusto dell’identità. Abbattere metodi padronali. Far ritrovare alla politica la centralità e il primato rispetto ai tanti poteri veri centri di decisioni, che occupano illegalmente spazi impropri: continui attentati alla costituzione”.

E’ andata finire proprio come previsto dai sondaggi. Con la Meloni in testa e tutti gli altri a seguire. Non c’é stata sorpresa come sperava “l’allettato” Letta che dal quartier generale del PD è dato partente, destinazione Parigi dove si dedicherà ad uno dei suoi hobby preferiti: l’insegnamento! Non c’é stato nessun sorpasso per il pentastellato e pentasurclassato Conte. Non si è salvato nemmeno il cuore pulsante della sinistra post comunista che ha raccolto ben poco rispetto a quel che era nel loro programma. Il Popolo d’Italia ha emesso la sentenza assegnando la vittoria storica al centro destra! Un primato che vale il riscatto dei patrioti che si son battuti con la chiarezza e le proposte di ricette valide, per strappare l’egemonia ai finti democratici senza programma, senza idee, accomunati da un solo unico scopo: quello di rendere la Nazione un oggetto misterioso ingovernabile e impantanabile da poter plasmare secondo i piani più loschi e indefinibili che mirano principalmente a tessere trame per l’esclusivo bene delle loro aggregazioni politiche. Le avevano tentate tutte anche la strana coppia” Calenda & Renzi, mirante principalmente a mantenere le singole posizioni e di qualche amico (a) più stretti nel panorama politico nazionale: visti i risultati, almeno tale obiettivo son riusciti a centrarlo. Il M5S passa dai 333 deputati e senatori del 2018 alla manciata di parlamentari e c’é chi sia persuaso che sia stata un’affermazione. I dati reali però confermano come l’Italia possa essere guidata dal centrodestra. Ora sia restituita finalmente la giusta attenzione alle priorità degli Italiani!

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E’ andata finire proprio come previsto dai sondaggi. Con la Meloni in testa e tutti gli altri a seguire. Non c’é stata sorpresa come sperava “l’allettato” Letta che dal quartier generale del PD è dato partente, destinazione Parigi dove si dedicherà ad uno dei suoi hobby preferiti: l’insegnamento! Non c’é stato nessun sorpasso per il pentastellato e pentasurclassato Conte. Non si è salvato nemmeno il cuore pulsante della sinistra post comunista che ha raccolto ben poco rispetto a quel che era nel loro programma. Il Popolo d’Italia ha emesso la sentenza assegnando la vittoria storica al centro destra! Un primato che vale il riscatto dei patrioti che si son battuti con la chiarezza e le proposte di ricette valide, per strappare l’egemonia ai finti democratici senza programma, senza idee, accomunati da un solo unico scopo: quello di rendere la Nazione un oggetto misterioso ingovernabile e impantanabile da poter plasmare secondo i piani più loschi e indefinibili che mirano principalmente a tessere trame per l’esclusivo bene delle loro aggregazioni politiche. Le avevano tentate tutte anche la strana coppia” Calenda & Renzi, mirante principalmente a mantenere le singole posizioni e di qualche amico (a) più stretti nel panorama politico nazionale: visti i risultati, almeno tale obiettivo son riusciti a centrarlo. Il M5S passa dai 333 deputati e senatori del 2018 alla manciata di parlamentari e c’é chi sia persuaso che sia stata un’affermazione. I dati reali però confermano come l’Italia possa essere guidata dal centrodestra. Ora sia restituita finalmente la giusta attenzione alle priorità degli Italiani!