Eyebrow mapping: come ottenere le sopracciglia perfette - iO Donna

2022-10-09 23:02:50 By : Ms. Belan ForUDesigns

C he siano ben disegnate come quelle di Adele o folte ad effetto soap brow come quelle di Chiara Ferragni, le sopracciglia continuano ad essere oggetto di ossessione beauty. E insieme ad esse anche tutte le tecniche per realizzarle, una su tutte l’eyebrow mapping che dovrebbe permettere di ottenere l’arco perfetto. Vero? Ce lo svela l’esperto Roberto Giordano.

Tra le tecniche a prova di sopracciglia perfette la più famosa è sicuramente l’eyebrow mapping, ovvero la «mappatura delle sopracciglia con cui si determinano lunghezze e simmetrie ideali dell’arcata, in base alle proporzioni del volto» come specifica Roberto Giordano, che alle sopracciglia ha dedicato tutta la sua vita.

La tecnica dell’eyebrow mapping (@dollfacepmu IG)

Qual è l’obiettivo dell’eyebrow mapping? «Arrivare a individuare la forma migliore delle sopracciglia per ciascun volto». In questo modo si realizza un arco che sia il più possibile in armonia con le forme del viso.

L’eyebrow mapping è una tecnica di misurazione delle sopracciglia che, studiando le proporzioni del volto stabilisce le lunghezze e l’inclinazione da dare all’arco sopracciliare. A renderla famosa è stata l’eyebrow stylist di Beverly Hills Anastasia Soare, che ha avuto la genialità di far sua quella che gli antichi greci definivano “proporzione divina”. Utilizzata soprattutto nell’arte, la regola aurea serviva a creare la giusta e armonica proporzione tra le forme, all’interno delle opere realizzate.

Ma come si realizza il brow mapping? «Si tracciano dei punti di riferimento seguendo delle linee, considerando naso, occhi e attaccatura e angoli delle sopracciglia» continua Roberto Giordano.

Il metodo più semplice è quello che utilizza una matita, posta a un lato del naso, in modo tale da delineare l’inizio delle sopracciglia. A questo punto si fa scivolare la stessa matita lungo l’arco e verso l’esterno, per individuare il punto più alto da raggiungere. Quindi, scendendo ancora verso il basso, il punto in cui dovrebbero finire.

Una volta ottenuta questa mappa di riferimento, si può passare all’epilazione (con filo arabo, ceretta o pinzetta).

«È un criterio molto scolastico, certamente da conoscere, ma non è il passe-partout per ottenere sopracciglia perfette in pochi semplici passi. Non si può ridurre tutto a schemi, righelli, calcoli matematici, linee. È un concetto troppo approssimativo, da non usare come un virtuosismo per incantare il pubblico» sentenzia deciso Roberto Giordano.

«L’eye bow mapping può essere utile se vanno colmati i vuoti nelle sopracciglia con il make up con il trucco permanente, ma a mio parere è l’ultima spiaggia, io parto sempre dal naturale.

Il volto non è un piano bidimensionale su cui è possibile tracciare linee precise, ma un piano tridimensionale su cui influiscono asimmetrie muscolo-scheletriche e mimica facciale. A volte gli occhi non sono sullo stesso piano orizzontale e figuriamoci le sopracciglia, che oltre a essere sorelle ma non gemelle, spesso sono condizionate da depilazioni sbagliate nel tempo.

«Evitate il fai-da-te, affidatevi a professionisti seri e coscienziosi per la cura dell’arcata. Privilegiate sempre il naturale e non puntate subito al trucco permanente. Ricevi news e aggiornamenti sulle ultime tendenze beauty direttamente nella tua posta Iscriviti alla newsletter

Evitate assolutamente la ceretta, fate la laminazione solo in alcuni rarissimi casi. Aggiungo inoltre di stare attenti nel valutare i lavori di trucco permanente pubblicati sui social. Molto spesso sono specchietti per le allodole per un pubblico poco esperto in materia. Un lavoro si giudica solo dopo 90 giorni dall’esecuzione» conclude l’esperto.