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2022-10-09 00:48:27 By : Ms. YH Chen

Obama la preferisce rossa: una netta predilezione in tema di cravatte. «Rosso sgargiante mai». Era l’imperativo categorico di Eugenio Marinella, fondatore – alla vigilia della grande guerra – di quello che sarebbe diventato tempio della cravatta. Quel nodo al collo che no, non è passato di moda. «Ezio Greggio, Ficarra e Picone indossano sempre la cravatta in trasmissione; così come Marco Mengoni durante i suoi concerti e, spesso, anche i Modà. Qualcuno la porta nel taschino. Comunque sia, resiste alla grande quest’oggetto che aiuta gli uomini a esprimere la loro personalità». Lo sottolinea Maurizio Marinella, terza generazione del negozio che, grazie a lui, ha mandato cravatte napoletane in tutto il mondo.

Se state pensando, a una settimana al Natale, alla cravatta-salva regalo last minute , fate attenzione: la strada è scivolosa. Gli uomini sono quanto mai pignoli sulla striscia di stoffa che si stringono al collo. Ecco allora i consigli degli esperti per ridurre il danno: cercare di regalare la cravatta giusta. Alle donne il primo avvertimento: «Gli uomini non cambiano. Regalate la cravatta che hanno nell’armadio». Non un furto. Maurizio Marinella suggerisce di ispirarsi a quelle due, tre, al massimo quattro cravatte che ruotano sul loro collo. «Uomini e donne scelgono la cravatta con criteri diversi. L’uomo – spiega Marinella – sebbene possegga due-trecento, anche cinque-seicento cravatte, è portato a indossare sempre le stesse, quello che esprimono la sua personalità. Per lui l’acquisto di una cravatta è un momento istintivo. Sbagliato cercare l’accoppiamento con la giacca. La cosa giusta è prendere quella che ti emoziona, a primo impatto». La donna, invece, ci prova. Entrano in negozio e dicono: «Per mio marito, che ha gli occhi blu, vorrei una cravatta blu. Oppure Mio marito ha tutte cravatte blu, ne vorrei una gialla. Sbagliato!». Non è d’accordo Maurizio Talarico, che nei mesi scorsi ha realizzato i 768 esemplari di cravatte e i 200 foulard di seta per gli omaggi del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il presidente del consiglio Matteo Renzi durante il semestre italiano di presidenza europea. «Le donne hanno più gusto degli uomini. Osano – spiega – Talarico, calabrese trapiantato a Roma - con pennellate di colori vivaci che trasmettono buon umore. E i loro amanti (coloro che le amano) le indossano per compiacerle. Risultato: le donne accendono una nota di luce». Per un omaggio meno intimo, suggerisce di tenersi tra i colori classici: blu, bordeaux, celeste. Rigorosamente in twill. «Potete regalare cravatte di maglina o lana solo se sapete che le indossa», dice il fondatore del negozio di via dei Coronari a Roma, che tra poco lancerà anche una linea di camicie sartoriali. Tutto partì dalle camicie in casa Marinella, che ricorda una frase di nonno Eugenio: «Puoi indossare sempre il solito abito grigio, o blu, ma se cambi la cravatta sarai un uomo diverso». Regimental? «Solo su giacca blu e pantaloni grigi, perché nascono come segno di riconoscimento di club, college e reggimenti inglesi. Ancora adesso – riferisce il Cavaliere del Lavoro Maurizio Marinella – in Inghilterra siamo visti male se indossiamo una regimental, ma non apparteniamo a nessun circolo». La regola aurea è sempre quella: cravatta chiara di giorno, scura (blu, magari con un puntino bianco) di sera. E la moda? Marinella si diverte con disegnini geometrici e fiorellini. «Il 70 per cento delle vendite sono a fondo blu. Va molto anche l’azzurro, il verde e il rosso, non sgargiante. Mentre è passata la pazzia del viola e lilla». Soprattutto tinte unite melange per Talarico, che contraddistingue il cucito a mano con la cucitura a X. Divertimento puro per M. Cilento e F.llo, antica sartoria napoletana dal 1780, che si sta sbizzarrendo con cravatte su misura di professione. Piccolissimi segni simbolici sulla pala principale, disegni allegorici, tutti tessiti e piazzati al centro del codino, dietro. Pennini per il giornalista. Compassi per l’ingegnere. Gambe ingessate per l’ortopedico. «Poi sono arrivati, su richiesta, l’archeologo, il chimo, l’astronauta. Persino il latin lover: cuoricini sulla pala principale, un omino circondato da donne sul codino”» riferisce Ugo Cilento. Che in questi giorni sta lanciando le cravatte degli sport e quelle dei segni zodiacali, dopo quelle della scaramanzia e delle carte napoletane. «La più strana? La cravatta per il collezionista di cravatte, un signore milanese che ne possiede 8mila: sul davanti ci sono tante piccole cravatte, dietro un omino che affoga tra le cravatte». La misura? Si sta riducendo. Da 8/8,5 centimetri di larghezza a 7/6 centimetri. Non troppo stretta. «C’è chi ha letto nel nodo la potenza sessuale: più è grande, più trasmetterebbe – dice Marinella – virilità».

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