SLA e alimentazione: ecco i cibi da assumere e quelli da eliminare

2022-10-08 20:59:54 By : Ms. Vicky Lei

Tra la SLA e l’alimentazione vi è un’importante correlazione. Infatti, l’assunzione di determinati cibi e l’eliminazione di altri nel proprio piano alimentare può essere d’aiuto per rallentare la progressione di questa malattia. Di seguito, l’elenco di quelli consigliati e sconsigliati.

La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) – nota anche come Morbo di Lou Gehrig – è una malattia rara di origine multifattoriale che, generalmente, si sviluppa nelle persone di età superiore ai 40 anni e con maggiore frequenza nei maschi rispetto alle femmine. 

La SLA è una malattia rara degenerativa ereditaria che colpisce le cellule cerebrali deputate al controllo dei muscoli, compromettendo progressivamente la capacità della muscolatura volontaria. Questa malattia si sviluppa con un decorso variabile da soggetto a soggetto, ma i comuni denominatori sono il carattere invalidante e la prognosi spesso negativa.

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Tra i principali sintomi della SLA, ai quali spesso non si presta molta attenzione perché piuttosto ambigui, vi sono: 

La progressiva debolezza muscolare porta ad avere difficoltà anche nel compiere attività semplici e ordinarie e quando la malattia avanza aumentano anche i muscoli compromessi, come quelli della deglutizione o della respirazione che causano affanno continuo. 

La SLA è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni gruppo di cellule cerebrali e del midollo spinale responsabili del trasferimento dei segnali che favoriscono la contrazione dei muscoli in tutto il corpo permettendo i movimenti della muscolatura volontaria. Vi sono due gruppi di motoneuroni e la SLA è caratterizzata dal fatto che entrambi vanno incontro a degenerazione e poi a morte, che avviene in modo graduale.

I primi segni della malattia compaiono quando i motoneuroni superstiti non sono più in grado di compensare la perdita progressiva degli altri, arrivando così ad una perdita progressiva di forza muscolare con risparmio delle funzioni cognitive, sensoriali, sessuali e sfinteriali (intestinali e vescicali). Diverse ricerche scientifiche al riguardo hanno individuato alcuni fattori che concorrerebbero allo sviluppo della patologia, quali:

Attualmente, non è stata individuata una particolare e specifica cura contro la SLA. L’unico farmaco che viene utilizzato è il Riluzolo, in grado di rallentare lo sviluppo della malattia intervenendo sul metabolismo del glutammato. Gli altri farmaci adottati sono finalizzati ad attenuare le manifestazioni più dolorose e evidenti della malattia, rispetto alle quali l’intervento di fisiatra e fisioterapista cerca di salvaguardare il più a lungo possibile la mobilità articolare.

Con un particolare riferimento all’Italia, nel 2017 il paese è stato il primo nel contesto europeo ad aver autorizzato l’uso del Radicut, farmaco i cui benefici sarebbero funzionali in pazienti con determinate caratteristiche, quali la comparsa della malattia da non più di due anni, una buona funzionalità respiratoria e disabilità moderata.

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Prima ancora di indicare quali cibi sono consigliati e quali non da inserire nel piano alimentare nel caso della SLA, è opportuno illustrare delle indicazioni generali sulle abitudini comportamentali nella propria alimentazione: 

Si anticipa che quanto scritto di seguito è solo un’indicazione generale volta a dare consigli sulla possibile dieta da seguire se si è affette da questa patologia. Ogni persona necessita di un trattamento diverso da un’altra, ed è quindi opportuno consultare il proprio medico specialista per sapere quale percorso sia più adatto alla singola esigenza. Da uno studio pubblicato sulla rivista JAMA Neurology dalla Columbia University (USA), risulta che vi sono alimenti responsabili di un miglioramento della sintomatologia della SLA. 

In particolare, è emerso che cibi che contengono un’alta quantità di antiossidanti, fibre, omega 3, licopene, betacarotene, vitamina E, F e B12 e grassi polinsaturi contribuiscono ad alleviare i sintomi della SLA dagli esordi. Queste sostanze giocano un ruolo fondamentale sia nell’insorgenza che nella progressione della malattia dal momento che sono in grado di rallentare l’ossidazione cellulare, una delle cause dell’insorgenza della SLA.

Inoltre, alimenti che contengono sostanze utili quali il betacarotene e la luteina aiutano a prevenire o ritardare la manifestazione della SLA: queste esercitano un’azione protettiva e antiossidante di betacarotene e luteina contro le malattie neuro degenerative. Dunque, al fine di prevenire e combattere naturalmente questa malattia è opportuno privilegiare una dieta perlopiù vegetale. Alla luce di ciò, di seguito una lista di cibi che posseggono queste qualità e si consiglia di assumere se affetti da SLA:

Al contrario dei cibi appena descritti, cereali raffinati, grassi saturi e carboidrati impediscono l’assorbimento di vitamine come la B12, E ed F che hanno un’azione protettiva ed antiossidante, nei confronti dei tessuti cerebrali. Di seguito, un elenco degli alimenti sconsigliati da assumere con la SLA:

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